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Tema del Blog

Il blog sul Sistema d'Emergenza Sanitaria Nazionale Italiana 118 e il mondo del volontariato del soccorso(ANPAS,CRI,MISERICORDIE)

sabato 19 dicembre 2009

La lezione del volontariato che lo Stato non riesce a capire

Da Corriere della Sera (4/12/09)

«Si dovrebbe pensare più a far bene che stare bene: e così si finirebbe anche a stare meglio». Vengono in mente Manzoni e i «Promessi Sposi» nel giorno in cui a Roma si riuniscono gli Stati generali del volontariato, con i protagonisti di quella che il presidente Napolitano chiama l'Italia migliore: c'è un grande bisogno di pratiche e di esempi positivi in questo Paese, di sogni che diventano progetti utili e concreti.


Questa è una buona occasione per riflettere su quanto va cambiato e migliorato, sia da parte dello Stato che da parte del volontariato, per rendere più forte e attiva la rete del civismo e della solidarietà. È opinione diffusa che i volontari svolgono un’attività preziosa nel tenere insieme un tessuto sociale sempre più sfilacciato, ma raramente trovano un sostegno serio ed importante negli enti pubblici locali. Troppi Comuni applicano in modo perverso il principio di sussidiarietà: tendono cioè a fare tutto direttamente, chiedono aiuto alle associazioni di volontariato solo quando non ce la fanno da soli. Questo è un modo rovesciato di intendere il principio di sussidiarietà nel sociale, perché alza i costi degli interventi e ne diminuisce la produttività e l’utilità. Il modo corretto dovrebbe essere di lasciar fare le cose a chi è sul campo, vicino al problema ed ai bisogni, e sostenere in modo serio e sistematico le azioni di pubblica utilità.

Il volontario oggi non è un intruso che si intrufola nei vuoti lasciati dallo Stato, ma fa cose che lo Stato non è (e non sarà mai) capace di fare. E le fa molto più economicamente dello Stato e degli enti locali (per vari motivi ed in primo luogo per il grandissimo valore economico apportato dai membri del volontariato non retribuiti e per una generale sobrietà di stipendi e di costi generali). Quale Stato potrebbe svolgere l’attività di assistenza domiciliare ai malati terminali di cancro come la svolgono a Milano, in modo altamente professionale e umano, Vidas e Floriani? Quale Stato potrebbe accogliere in case di accoglienza i giovani che escono dal carcere minorile Beccaria come fa don Gino Rigoldi, per cercare di evitare che al Beccaria o in qualche carcere per adulti i giovani che ne escono vi ritornino? Quale Stato può fare quello che sta facendo, con le sue cooperative di lavoro e l’appoggio di privati riuniti dall’Associazione l’Altra Napoli, don Antonio Loffredo al quartiere della Sanità, che sta letteralmente cambiando faccia?

Dietro questi fasci di luce, che non sempre vediamo, ci sono spinte ideali che meritano attenzione, c’è un elenco infinito di buone pratiche a favore di minori, anziani, disabili, extracomunitari, senzatetto. Per tutto questo è giusto pretendere non un’elemosina, ma una contribuzione, un corrispettivo solido, stabile, affidabile, che permetta di programmare e lavorare con una certa sicurezza. Lo Stato non ha ancora capito che onorare puntualmente il 5 per mille non è dare un’elemosina, ma fare un’operazione economicamente e socialmente vantaggiosa. Accanto alle ottuse inadempienze dello Stato i rapporti restano, in genere, insoddisfacenti anche con gli enti locali che gestiscono gran parte dei servizi sociali. Quando affidano questi servizi all’esterno, spesso le burocrazie locali preferiscono accordarle ad affaristi del settore o in base al principio di affiliazione perché così lucrano bustarelle o altre utilità. Se affidassero, in modo sistematico e programmato lavori di assistenza sociale, manutenzione urbana, servizi vari alla persone e di promozione turistica, a cooperative di giovani create e guidate da quelli che si possono anche chiamare «angeli della speranza», la città ne trarrebbe enormi benefici, economici, sociali, occupazionali, morali.

Formulate le giuste e necessarie critiche allo Stato e agli enti locali, il settore però deve essere capace anche di una seria autocritica. Ci sono errori da correggere che vengono dal passato, come il non aver rivendicato, con dignità, un ruolo importante per il buon funzionamento della società e dell’economia, accontentandosi di un ruolo subordinato, basato su elemosine piuttosto che su dovuti corrispettivi per la funzione svolta (come dovrebbe essere il 5 per mille). E poi: la precarietà finanziaria; la scarsa managerialità; l’inquinamento politico ideologico; l’eccessiva frammentazione; la grande confusione tra i vari soggetti che rientrano, in modo ormai troppo indistinto, nel concetto di terzo settore.

L’inquadramento serio, costruttivo e impegnato del volontariato nell’ambito dell’economia e della società italiana è tema di grande interesse nazionale anche perché tanti sono i giovani che, attratti verso il settore dalla spinta di una visione generosa della vita, devono trovare un ambiente che ne favorisca la crescita umana e professionale, che non li umili e li respinga. In un Paese dove spesso la sopraffazione e l’appartenenza (alle varie cordate) sembrano paganti, la lezione dei volontari ci insegna che generosità, onestà e altruismo restano valori fondamentali per riempire di fiducia e di speranza la vita e il futuro di un Paese.

Giangiacomo Schiavi e Marco Vitale
04 dicembre 2009© RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere.it


E grazie alla mia amica Martina per la segnalazione dell'articolo!

sabato 5 dicembre 2009

IL B.L.S.D.!

Il Basic Life Support DEFIBRILLATION, è una estensione del protocollo BLS. Si tratta dell'uso del defibrillatore, che in alcuni casi, è possibile che venga usato anche da un non medico o paramedico(infermiere), come il volontario.

I volontari in possesso del brevetto BLSD possono utilirzzare il Defibrillatore( o DAE), ovviamente solo un versione SEMI-AUTOMATICA. Ovvero non sta al volontario decidere se scaricare o meno, in quanto non ha la facoltà di farlo, ma si limita ad applicare due adesivi elettrodi che fungono da piastre, grosse come un palmo d'una mano.
Un elettrodo va posto sotto la clavicola destra del paziente, mentre l’altro al di sotto dell’area mammaria sinistra lungo la linea ascellare anteriore, facendoli aderire perfettamente alla cute. Il flusso di corrente dovrà attraversare la quantità maggiore possibile di muscolo cardiaco.
A questo punto il macchinario analizza il ritmo cardiaco, e se individua una aritmia defibrillabile da il via alla scarica e al volontario tocca solo premere un tasto e allontanarsi.
Il defibrillatore invece che usa il medico ha le classiche due piastre che mette direttamente lui sul torace del paziente e scarica a suo piacimento se lo ritiene opportuno il medico o l'infermiere.
Questo perchè dicevo, non tutte le aritmie sono defibrillabili. L'unica è la Fibrillazione VENTRICOLARE, una particolare cardiopatia evidenziata dall'elettrocardiogramma come tante onduline ravvicinate (e paziente non cosciente). E' l'andamento che precede l'arresto totale ed effettivo, di fatti se non si interviene nel giro di pochi secondi, la fibrillazione ventricolare(FV) evolve in Asistolia, la classica linea piatta. Quella per esempio non è defibrillabile, scaricare non serve a nulla e dunque si può solo effettuare il massaggio cardiaco. Cosi come per la tachicardia per esempio, o blocchi atriali, o fibrillazioni atriali e altre aritmie che si curano con farmaci.

Il 118 di Firenze ha espressamente chiesto l'equipaggiamento di un DAE semi-automatico su tutte le ambulanze ordinarie (senza medico o infermiere). Per adesso è solo sulle unità mobili infermieristiche e medicalizzate. Ma è uno strumento che costa tra i 10000 e 16000 euro che non tutte le associazioni possono permettersi, oltretutto, ne servirebbe uno di scorta per sicurezza, quindi 2! Dunque ci vorrà del tempo, e soprattutto soldi e formazione dei volontari, per vederli davvero diffusi.

Vi faccio vedere un DAE usato dal medico:
E un DAE usato da volontari:

Come vedete uno ha gli adesivi e scaricano se il DAE lo ritiene necessario e in automatico. L'altro ha le piastre che il medico o infermiere gestisce direttamente.

Notate bene che è chiaro che il DAE semiautomatico spesso è un DAE manuale con l'attacco via cavo per usarlo in modalità semi-automatica.


Infine vi mostro un filmato fatto dai ragazzi della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi (BO) di una Emergenza Cardiologica con uso del defibrillatore, quindi del protocollo BLSD che comunque risulta nel video nella vecchia e non aggiornata versione corrente ma vi rende l'idea di come funziona il BLSD.

venerdì 4 dicembre 2009

Simulazione B.L.S. durante un turno

Il B.L.S. se ricordate è un protocollo di supporto vitale di base, un insieme di poche manovre che ci permettono di gestire una perdita di coscienza, individuazione dell'arresto cardiocircolatorio e messa in pratica eventualmente delle manovre di Compressione toracica e Ventilazione polmonare al fine di prevenire l'anossia cerebrale dovuta all'arresto cardiaco.

In questo video, i volontari della Misericordia di Poggibonsi (Siena) ci mostrano la simulazione di un servizio partendo dalla propria sede proprio come succede nella realtà, e vanno a intervenire su un arresto cardiaco mettendo in pratica le manovre di BLS in attesa di soccorsi medici avanzati che non potevano intervenire subito:

giovedì 3 dicembre 2009

Turno di notte prima dell'esame di Biochimica

Solo io potevo farlo... Quando il piacere di fare una cosa, specialmente per passione, supera la fatica, nasce la pazia della settimana. Anzi per la prima volta addirittura 12ore dalle 20 alle 8, anzichè da mezzanotte come da accordi per mancanza di personale.

E mi sono beccato anche un codice rosso su una bambina di 5 anni alle 22 circa, ricoverata al meyer dopo il soccorso durato circa 1 ora. La cosa terribile è stato il codice giallo sul paziente psichiatrico dell'1:45 durato fino alle 5 in sede, pazzesco!

E oggi al compito di Biochimica... DEVASTATO!! Mah..... :)

lunedì 30 novembre 2009

Assignments e Social Bookmarking

Ho eseguito stamattina il quarto compito che c'ha dato il prof.

Prima di questo ne ho eseguiti altri, trattasi di FeedRSS, Reader e Daily e Foglio di Lavoro su Google Documents.

Cos'è un FeedRSS?
Un feed RSS è un file di testo che contiene le informazioni per reperire le ultime risorse inserite in un sito web (come un titolo, una breve descrizione ed un link per fruire della risorsa) o anche le risorse per esteso.
In quest’ultimo caso il feed RSS non è solo un utile strumento messo a disposizione da un webmaster a dei potenziali utenti, ma un modo alternativo per divulgare contenuti.

Solitamente, quindi, un feed RSS è utilizzato dagli utenti per essere informati in tempo reale sugli aggiornamenti di un sito web.


Ma come posso sfruttarli?
E' semplice, serve un aggregatore o Reader, in questo caso ho usato Google, nel quale è possibile inserire i vari Feed dei blog che ci interessano e lui semplicemente ci avverte sulle novità di tutti i blog che seguiamo.


Un'altro Assignment è stato il Daily. Il Daily non è altro che un foglio nel quale vengono riportati gli highlights della blogoclasse, evidenziando i post piu importanti.


Per riassumere tutto il lavoro svolto, ho eseguito anche l'assignment del foglio di lavoro, presente in Google Documents, nel quale riassumo tutte le attività svolte nel blog.

Parlo ora del Social Bookmarking, eseguito in data odierna, valido come un alro Compito del prof.

Il social bookmarking è una sorta di "contenitore" nel quale ognuno possiede "una propria pagina" nella quale inserisce i suo bookmarks, o in italiano, preferiti. Come quando si inserisce i preferiti nel nostro browser (Firefox,Internet Explorer, Opera ecc...) però li inseriamo sul web, all'intuibile vantaggio di essere reperibili da qualsiasi PC in qualsiasi zona del mondo!
I bookmarks delle varie pagine, se non impostate come PRIVATE, possono essere lette da chiunque svolga una ricerca che contenga dei riferimenti al vostro bookmark.
Questi riferimenti li chiamiamo TAG. Quando inseriamo un nuovo link, o bookmark che dir si voglia, mettiamo questi TAG, che sono parole chiave che ci aiutano a ritrovare il link. Si dice appunto SOCIAL, perchè in questo contenitore di bookmarks, ci può accedere chiunque, rendendo possibile lo scambio reciproco di link e informazioni.
Uno di questi "contenitori" di cui parlavamo all'inizio, è disponibile al sito http://www.delicious.com

Inutile dirvi i vantaggi, quando sicuramente li avrete già capiti. Io stesso mi sono trovato ad avere dei link salvati sul pc di casa mia a Firenze, andare poi dai miei nonni in Puglia e al pc non ritrovare più i miei link.
Ho sempre saputo che c'era qualcosa che potesse ovviare a questo problema, ma sembrava alla mia testa qualcosa di troppo complesso e invece devo dire che è una attività semplicissima, e soprattutto una risorsa gratuita. Non c'è dubbio che ho iniziato a usarla come Compito assegnatomi dal Prof. universitario ma che continuerò a usare per i miei scopi personali fuori da questo contesto, avendolo ora scoperto!

Se volete visualizzarlo, questo è il mio: http://delicious.com/walterfoglia

ciao!

lunedì 23 novembre 2009

Responsabilità: Dalla Divisa alla Legge.


Tralasciando l'abuso del "potere professionale" dei medici, che spesso si sentono di poter mettere i piedi in testa a chiunque solo per la loro professione(parlo per esperienze personali), vorrei ora parlare della divisa. Ogni associazione si distingue nel suo modo proprio, esempio, la Croce Rossa Italiana nell'ambito Sanitario è Nera. Le Misericordie blu e gialle e le Pubbliche Assistenze Rosse. Questa non prendetela per regola, ma la maggior parte delle volte è cosi, c'è chi ha un diverso rosso, chi piu giallo, chi piu blu, chi esce dalle confederazioni e usa colori propri ecc... Quello che però conte è che tutti ne portano una, proprio come i militari, forze dell'ordine, fino agli spazzini stradali... L'unica cosa che ha il Soccorritore118 come carta per distinguersi è la divisa.

La divisa ci identifica sul servizio, ci identifica come volontari e ci protegge. Tralasciando la protezione, (sulla quale potremmo fare un discurso lungo essendo un dispositivo di autoprotezione fatto in colori ad alta visibilità e pezzi rinfrangenti), possiamo ora fare un discorso sul primo significato che da la divisa.

Come sappiamo non basta un abito a creare una identità, e siamo tutti d'accordo. Però è chiaro che ci identifica e mette in evidenza dal resto del volgo nel quale ci immedesimiamo quotidianamente. Ci sono dei casi in cui, il portare la divisa con il proprio stemma, possiede dei valori spirituali notevoli. Nel caso della Misericordia, associazione a stampo cattolico cristiano, portare una divisa significa portare lo stemma della Croce di Cristo dove c'è sofferenza e dove c'è il male. Ora ho solo fatto un esempio...

Per darvi una idea delle divise e stemmi vi indirizzo delle immagini qui di seguito:
Stemma della Misericordia

Volontari in Divisa delle Pubbliche Assistenze

Volontari in divisa di una Misericordia

Volontari del Soccorso - CROCE ROSSA ITALIANA



Abbiamo detto dunque che la divisa ci distingue in un certo modo e ci da delle responsabilità.
Queste responsabilità sono civili, dal momento che noi la indossiamo fuori dal servizio, ovvero, fuori dal momento di emergenza sul quale sei stato inviato. E con questo intendo il semplice abuso nell'indossarla quando non si è in servizio, o per scopi d'apparenza o per avere presunti favoritismi come saltare code, entrare negli ospedali eccetera...
Sul servizio ci sono quelle penali. Che poi alla fine ci sono anche se non hai la divisa.

Ecco dunque, che responsabilità ha il Soccorritore (volontario) del 118?
Se vi dicessi, che sul servizio, siamo pari a un carabiniere?

Allora prendiamo come spunto, questo articolino di wikipedia Soccorritore - Ruoli e Diritti
Un soccorritore è un incaricato di pubblico servizio. A tal proposito è tutelato da violazioni, minacce e resistenze che potrebbe subire mentre compie il proprio lavoro, al pari di un pubblico ufficiale[*].

Il soccorritore ha ovviamente anche il dovere, durante il servizio, di rimanere disponibile e di soccorrere ogni persona in stato di necessità, dandone eventuale comunicazione alla centrale operativa. In caso di inosservanza i soccorritori possono essere accusati di interruzione di pubblico servizio ed omissione di soccorso.


*Articoli 336 e 337 del codice penale.

Se prendete gli articoli 336 e 337 capirete anche meglio.

Dunque la legge ci tutela da aggressioni, verbali e fisiche in maniere significativa.
Tutto ciò ci responsabilizza e ci tutela al fine di garantire la sicurezza prima di noi stessi e poi di tutto il servizio.

Questo rientra nel discorso anche della protezione, che ti conferisce una divisa.

Detto questo bisogna stare attenti a non farne un abuso, ma indossarla sempre, perchè oltre a far valere la legge su di te è anche un D.P.I.: Dispositivo Protezione Individuale, come guanti, mascherine ecc... fondamentali per la sicurezza di noi stessi e poi del paziente. Perchè ricordo che la prima cosa che bisogna fare e avere è la sicurezza della scena, prima di qualunque altra cosa in qualunque tipologia di servizio.

Spero di avervi dato qualche informazione in piu anche sulla sfera legislativa.

domenica 15 novembre 2009

Tipologia dei mezzi di soccorso


Le unità mobili di soccorso (U.M.S.) hanno diversi gradi di "specializzazione" in funzione della qualifica del personale soccorritore che hanno a bordo. Sono gestite dalla C.O. con comunicazioni rapide ed affidabili (radio,cellulari) in uno scambio di informazioni continuo che consente di seguire il paziente dalla richiesta di intervento all'arrivo nel reparto di destinazione.

Vediamo ora le tipologie di mezzi.

TIPO A-A1

1)UMS-A (ALFA) o MEDICALIZZATA
Team:
1 Autista con patente cat.B
2 Soccorritori di livello avanzato
Interventi
Richieste di soccorso a codice "GIALLO-ROSSO" da C.O. 118
Strumentazione
Strumenti per il trasporto
Apparecchi per l'Advanced Cardiac Life Support
Presidi per l'Advanced Trauma Life Support
Farmaci


2)UMS-I (INDIA) o INFERMIERISTICA
Team:
Come UMS-A
Interventi
Come UMS-A
Strumentazione
Strumenti come UMS-A
Farmaci solo salvavita

3)ALFA-TANGO (Infermieristiche di trasferimento
Team:
1 Autista con patente cat.B
1o2 Soccorritori di livello avanzato
1 Infermiere 118
Interventi
Trasferimenti di pazienti tra strutture ospedaliere a cod."GIALLO"
Richieste di soccorso a codice "GIALLO-ROSSO" da C.O. 118
Strumentazione
Come UMS-I


4)ALFAMIKE (auto medica)
Team:
1 Medico 118
1 Infermiere 118 che svolge anche funzioni di autista
Interventi
Come Infermieristiche e Medicalizzate
Strumentazione
Essendo un'autovettura mantiene tutta la dotazione di una UMS-A tranne che i presidi del trasporto in quanto i suoi interventi vengono appoggiati da una BLS (Ambulanza di primo soccorso, tipo B, senza personale medico)


TIPO B
Per questi tipi di mezzi ci sono le BLS che sono squadre di soccorso avanzato ma senza medico e/o infermiere, sono necessari dunque almeno 2 soccorritori avanzati, vanno su tutti i codici, anche sui ROSSI in attesa del mezzo avanzato.
Inoltre ci sono i mezzi BLS-D come le BLS ma con defibrillatore a bordo e personale abilitato all'uso.
Infine ci sono le UMS-B di trasporto ordinario, soccorritori di livello base, operativi su dimissioni dall'ospedale o codici verdi/bianchi da parte del 118.


ELISOCCORSO
1)ELICOTTERO DIURNO 118
Team:
1 pilota
1 co-pilota/tecnico verricellista
1 infermiere 118
1 medico 118
Interventi
Richiesta di soccorso da parte della CO 118 a cod. "Rosso" "Primario" se in ambiente "ostile". Se il pz. si trova in condizioni gravi e distante dal presidio ospedaliero, può essere attivato anche per trasferimenti fuori zona.
Strumentazione
Come UMS-A



Questi sono i mezzi 118 con relativi equipaggi e strumentazioni. Si tratta d'un quadro generale, poi ogni provincia ha il suoi sistema d'organizzazione, nelle città di mare sicuramente sono provvisti di mezzi acquatici come motoscafi, scooter d'acqua ecc...

mercoledì 11 novembre 2009

Attivazione e codifica dell'Emergenza


Il paziente affetto da un problema di salute o chiunque assista ad un evento in cui sia necessaria una valutazione sanitaria ed un eventuale ricovero, nell'attivare il 118, deve tenere presenti alcune regole che consentono di ottenere una risposta più rapida ed efficace in termini di tempi di arrivo e di tipologia di mezzo inviato.
-Rispondere ai quesiti dell'operatore 118 con la massima precisione.
-Non avere fretta
-Terminare la chiamata quando l'operatore conferma di aver compreso tutto


Quali sono solitamente le domande?
Prima di tutto CHI? (nome e cognome)
In secundis DOVE? (Da dove parte la chiamata, località, indirizzo completo e numero dal quale stiamo chiamando)
Infine le CONDIZIONI del PAZIENTE(Dinamica, persone coinvolte,coscienza,respira,parla ecc..)

L'attribuzione del codice di gravità è affidato in parte all'operatore e in parte dal computer di centrale. L'operatore "call taker" riceve la chiamata da un apparecchio telefonico ed inserisce i dati in un computer collegato a tuti gli altri pc della C.O. Le informazioni inserite vengono processate dal computer che identifica la patologia ed un codice colore che identifica la gravità. Sulla base dei due codici, l'operatore dispatcher attiva il mezzo più adeguato telefonando, attraverso una linea diretta, all'associazione dove staziona il mezzo individuato comunicando appunto i dati del paziente e il CODICE d'EMERGENZA

Il CODICE D'EMERGENZA è una sigla di 3 caratteri che individua, rispettivamente, il luogo, la tipologia di patologia prevalente sul paziente e il colore di gravità.

Per vostra curiosità questi sono i possibili codici:
PRIMO CARATTERE, LUOGO INTERVENTO:
K = Casa
L = Luogo di lavoro
P = Locali Pubblici
Q = Scuole
S = Strada
Y = Impianti sportivi
Z = Altri luoghi

SECONDO CARATTERE, TIPO PATOLOGIA:
1 = Trauma
2 = Cardiologica
3 = Respiratoria
4 = Neurologica
5 = Psichiatrica
6 = Neoplastica
7 = Tossicologica
8 = Altre Patologie
9 = Patologia non identificata
10/0 = Etilismo
11 = Trasferimento

TERZO CARATTERE, COLORE GRAVITA`:
B = BIANCO, paziente non critico
V = VERDE, paziente poco critico
G = GIALLO, paziente mediamente critico
R = ROSSO, paziente molto critico
N = NERO, paziente deceduto

Un esempio:
Un K2R è un dolore toracico con sintomatologia di infarto, in casa, urgenza ovviamente massima.
Un S1G è un incidente modesto in strada o un qualsiasi trauma avvenuto su strada.

E così via...

Nel prossimo post tratteremo la tipologia dei mezzi di soccorso, per oggi è tutto ;)

lunedì 9 novembre 2009

Organizzazione del sistema d'emergenza territoriale 118




Col il Decreto del Presidente della Repubblica, del 27 marzo 1992, è stato regolamentato il sistema dell'emergenza sanitaria in Italia, affidando la ricezione e la gestione delle relative chiamate a Centrali Operative (C.O.).
Ciascuna C.O. è competente, di norma, su base procinciale e risponde ad un numero telefonico unico, a livello nazionale, e gratuito (118).

Facendo un raffronto con il passato, adesso esiste una chiamata diretta dell'ambulanza più idonea più vicina a te, invece di chiamare direttamente le associazioni come un tempo. In questo modo vi è un vero e proprio coordinamento delle operazioni e una ottimizzazione del personale, mezzi e risorse di tutti i tipi.

Quando avviene una emergenza, si verificano tutte le fasi del soccorso, cui parlavamo quando alludevo alla croce della vita, simboo internazionale del soccorso sanitario. Le fasei si dividono in:
1)Paziente che necessita aiuto
2)Attivazione 118 da parte del cittadino
3)Operatore 118, riceve la chiamata, valuta e inva il soccorso adeguato
4)Trattamento sul posto dei soccorritori e/o personale sanitario
5)Trasporto in ospedale
6)Consegna del paziente al personale del pronto soccorso

La struttura del sistema d'emergenza territoriale comprende:
1)Centrale Operativa 118
2)Rete territoriale:
2.1)Mezzi terrestri
2.2)Mezzi aerei
3)Rete ospedaliera
3.1)Pronto soccorso: Garantisce interventi diagnostici e terapeutici d'urgenza.
3.2)DEA, Dipartimenti Emergenza e Accettazione
3.3)Reparti ospedalieri specializzati

Le risorse della C.O. 118 sono molte, non sto ora a elencarvele rischiando di farvi venira la noia, ma considerate che gestisce oltre alle unità mobili di soccorso, volontari e sanitari anche: le forze dell'ordine, vigili del fuoco, elisoccorso e protezione civile nelle emergenze di massa.

Il personale di centrale si divide in 2 aree:
1)Amministrativa/dirigenziale
2)Operativa, detta "zona rossa" dove si svolge il lavoro di ricezione delle chiamate e codifica dell'evento (call taker=3 postazioni + 3 attivabili in caso di necessità), di invio dei mezzi e successiva relazione con gli equipaggi (dispatcher=2 postazioni) piu una postazione Master deputata alla gestione e coordinamento delle maxiemergenze ed una postazione occupata dal medico di centrale che è il responsabile di tutte le attività.
E' inoltre presente personale OSS (Operatori Socio Sanitari) per la gestione dei codici bianchi e verdi.

Il personale nella zona rossa varia da giorno e notte.
Infermieri: 5 il giorno e 4 la notte.
OSS: 4 il giorno e 1 la notte
Di medico invece ce n'è sempre uno solo.

E con questo diciamo ho effettuato uno screening generico sul sistema d'emergenza territoriale, magari nelle prossime uscite vedremo come funziona la vera e propria attivazione del sistema con tanto di attribuzione dei famosi codici di gravità e magari anche un qualcosa riguardo alla tipologia di mezzi di soccorso, perchè potrebbero ai vostri occhi sembrare tutti uguali, ma dietro ogni sirena ci potrebbero essere storie diverse :)

venerdì 6 novembre 2009

Il volontario, e la sua formazione.


Torniamo a parlare di volontario. Quando alludo al volontario intendo il classico soccorritore 118, non faccio distinzioni in base all'associazione presso la quale opera (CRI,ANPAS,MISE che sia).

Ci sono alcune associazioni che usano linee guida di un certo tipo, altre di un altro tipo, ma nella pratica, siamo tutti addestrati per fare le medesima cosa, magari in più modi.

Non starò qui a illustrarvi nel dettaglio, anche perchè non ne sarei sicuramente in grado, i vari protocolli. Oltre al fatto che vi farei venire anche sonno

La formazione del volontario dunque, o meglio, del soccorritore, è divisibile in 2 titoli.
Soccorritore Base (o I livello) o Soccorritore Avanzato(o II livello).
Tra i due ci passano ovviamente delle differenze.

Il soccorritore base, è intuibile dall'aggettivo, è quello sicuramente meno preparato dei due. L' unica cosa che è tenuto a sapere solo, a parte gli aspetti burocratico-logistici, e le tecniche pratiche di barellaggio, è il B.L.S.
Spesso questo tipo di soccorritore non fa l'emergenza 118, se non in supporto ad altri Avanzati. Lo possiamo trovare principalmente sui servizi non urgenti o sociali.

Dunque dicevamo il B.L.S. che sta per BASIC LIFE SUPPORT, è una pratica che comunque è tenuto a sapere anche il soccorritore base. Non è altro che il procedimento di soccorso davanti ad una perdita di coscienza e/o all'eventuale arresto cardiorespiratorio. Con il BLS si garantisce un corretto svolgimento dell'operazione di soccorso in un perfetto connubio tra tempismo ed efficacia, dando parecchie possibilità di sopravvivenza al paziente, tramite il cosiddetto famoso "Massaggio Cardiaco". E' possibile dunque, intervenire tempestivamente sul paziente in arresto cardiaco evitandogli danni cerebrali che si verificherebbero dopo pochi minuti, e si rimane in attesa di soccorsi avanzati. Quindi è proprio una pratica di base (come dice la parola stessa) che spesso può salvare la vita se fatta con tempismo. E' chiaro che deve poi essere seguita da protocolli di soccorso avanzato, che può fare solo personale medico o infermieristico.


Il soccorritore Avanzato invece è una persona che ha fatto molte piu ore di corsi, tra teoria e pratica tirocinio su mezzi medicalizzati, e apprende diversi protocolli di soccorso, e si deve spesso affiancare a personale medico o infermieristico, sull'emergenza.
Un esempio di protocolli avanzati sono: Il PBLS(D), il PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT (DEFIBRILLATION) che può essere con o senza defibrillatore (DAE), sarebbe come il BLS ma pediatrico, che si usa fino alla pubertà; BLSD, il BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION, che non è altro che il BLS con in piu l'uso del Defibrillatore Semi-Automatico; ALS, l'ADVANCED LIFE SUPPORT, che è tutto ciò che serve per affiancare il Medico o L'infermiere nelle manovre di soccorso avanzato; SVT, SUPPORTO VITALE al TRAUMA o ATLS, ADVANCED TRAUMA LIFE SUPPORT, che è il trattamento di soccorso al paziente con traumi grossi, come un incidente.
Tutti questi protocolli occorrono essere spiegati, studiati e provati.
A differenza del livello base, questo esame, è proprio svolto da medici, e sarà a loro discrezione conferirlo o meno, al volontario.
Questo tipo di soccorritore è dunque più attrezzato all'emergenza, e lo possiamo trovare su equipaggi di primo soccorso o unità mobili avanzate, come le infermieristiche o le medicalizzate.


I soccorritori dunque non sono personale sanitario, ma sono comunque molto ben formati, ed è la cosa piu importante per garantire un servizio qualitativo.
Negli altri stati questo soccorso viene espletato da organi professionisti. La figura del volontario nel soccorso, esiste in pochissimi paesi.
E' sbagliato però pensare che siamo sempre in mano a dei "fornai" o "fiorai" che vanno a fare un giorno la buona opera non sapendo mettere in campo le proprie qualità.

Il 118 Italiano è composto da volontari per il 70-80%, e dovete fidarvi, perchè i volontari sono una risorsa preziosa, e lo fanno con passione, dedizione e con una solida formazione. ;)

giovedì 5 novembre 2009

Il 118, una sicurezza per il cittadino.




Perchè ho voluto aprire un blog su questo argomento?
Beh sinceramente ne sentivo proprio il bisogno, di far conoscere a magari chi ne sa meno, questo mondo, questo grande mondo nascosto dietro a un semplice numero. Anzi tre semplici numerini, che spesso al solo pensiero ci prende già il terrore.

Premetto che sono un Volontario Soccorritore del 118, presso la Misericordia del mio paese.

Innanzitutto, che significa volontario del 118.
Il volontario è quella persona che, senza obbiettivi materiali dedica del tempo alla sua passione. Ogni volontario del 118 è messo lì perchè mosso da una assoluta passione. Lo spettacolo che turno dopo turno il caso ci offre non è dei migliori, bisogna avere forza, coraggio, dedizione ed ecco appunto passione.
Nessuno lo fa per soldi, ma lo fa per aiutare il prossimo.

Il concetto di volontario vero e proprio mi piacerebbe illustrarvelo più avanti, con magari un post unico dedicato a tale figura.

Facendo dunque uno screening generale e veloce arriviamo dunque all'associazione presso la quale il volontario esercita il suo servizio.
Il 118 è solo una Centrale Operativa, solo una piccola percentuale di tentacoli rientra in dipendenti associati, vedi Infermieri Professionali o Medici.
Tutto il resto lo fanno le associazioni.
Esistono in italia tre grandi realtà: ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), CRI (Croce Rossa Italiana), MISERICORDIE.

Il volontario 118 in realtà è prima un volontario di una di quelle associazioni, che a loro volta cooperano con la centrale operativa del 118.

Non sussitono tante differenze tra le tre, una cosa in comune è che tutte e tre svolgono il servizio d'emergenza con le ambulanze.

In tutto il territorio italiano, appunto, esistono queste associazioni che mettono quotidianamente e 24 ore su 24 a disposizioni propri volontari in servizio per il popolo.
Ovunque voi siate, c'è sempre almeno una squadra che sorveglia per voi la vostra vita, pronta a intervenire sempre qualora ne abbiate bisogno, anche se si spera anche mai

Ci sarà tanto da discutere, dal volontario, dalla formazione del volontario, dal raffronto con gli altri stati, al tipo di servizio, ai vari tipi di mezzi di soccorso, fino alla descrizione del funzionamento del servizio, da quando si parte a quando si rientra.
Approposito di ciò volevo darvi una curiosità, magari tutti non sanno che dietro quella famosa croce a 6 punte, solitamente azzurra, c'è un preciso significato. La potete vedere in questo blog in alto a destra. Si chiama Croce del Soccorso, è il simbolo internazionale del soccorso sanitario.
Ogni punta di quelle ha un valore e un significato preciso, se cliccate appunto quella immagine nel blog andrete in una pagina di wikipedia dove vi illustrerà il suo significato.

Ebbene dietro quel numero c'è tanto, c'è tanto lavoro, tanto sacrificio ma tanta passione. Ed è su quest'ultima parola che voglio concentrare la mia attività in questa sede. Noi non lo facciamo per soldi, e questo significa tanto. Dietro dunque una ambulanza che corre a sirena, che è ferma a un semaforo... Dietro a una porta d'ingresso di una di quelle 3 associazioni... Esiste un FANTASTICO mondo, del quale vorrei parlarvi e farvi conoscere, e chissà che magari anche a voi non venga la voglia di provare questa esperienza.